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PROMOVAX è un progetto triennale finanziato dall'Unione Europea finalizzato a promuovere le vaccinazioni tra le popolazioni migranti in Europa.
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In questo numero:
► Il consorzio PROMOVAX sta sviluppando materiali educativi rivolti ai Migranti e un toolkit per professionisti sanitari sul tema dell'immunizzazione delle popolazioni migranti.
• Il consorzio PROMOVAX ha studiato le cause di mancata vaccinazione sia a livello degli operatori sanitari che delle comunità di migranti al fine di produrre materiali rilevanti ed efficaci. I risultati di questo studio, dicussi tra partner del progetto ed esperti in un incontro ad Atene a Marzo 2012 e brevemente riportati in questa newsletter, sono stati alla base dello sviluppo dei contenuti dei materiali educativi.
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► Nel contesto dello sforzo di PROMOVAX di promuovere progetti ed iniziative rilevanti, vi segnaliamo una analisi e valutazione delle buone pratiche nell'offerta vaccinale ai migranti in Italia.
► Sintesi del Workshop UE.
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1. BARRIERE ALL'ACCESSO AI SERVIZI SANITARI TRA LE POPOLAZIONI MIGRANTI:
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1.1 OSTACOLI ALLA VACCINAZIONE E PREGIUDIZI TRA LE POPOLAZIONI MIGRANTI
Sono state utilizzate come fonti principali di questa analisi i risultati prodotti dal pacchetto 4 del progetto PROMOVAX e la letteratura scientifica. Inoltre sono stati identificati e studiati materiali rilevanti prodotti in progetti valutati come buone pratiche dal pacchetto 5 del progetto PROMOVAX.
Le principali barriere alla vaccinazione tra le popolazioni migranti identificate sono:
- Socioculturali (emarginazione, bassa integrazione nella comunità ospite, difficoltà di adattamento al nuovo ambiente, acculturazione, impatto delle tradizioni familiari e delle differenze culturali e linguistiche).
- Educative (basso livello di educazione dei genitori, in particolare della madre, scarse conoscenze in ambito sanitario, in particolare nel campo delle vaccinazioni).
- Socioeconomiche (basso reddito, impieghi umili, necessità di lavorare negli orari di apertura dei servizi vaccinali).
- Di fruibilità dei servizi sanitari (accesso geografico e finanziario, accesso limitato a causa di carenza di personale, scarsa fiducia nel personale sanitario).
- Legate alla migrazione (migrazione continua, tempi di permanenza brevi, paura di essere arrestati).
1.2 OSTACOLI ALLA VACCINAZIONE DELLE POPOLAZIONI MIGRANTI A LIVELLO DEI SERVIZI SANITARI
Sono state utilizzate come fonti principali di questa analisi una review delle pubblicazioni rilevanti ed i risultati di discussioni di focus groups di operatori sanitari coinvolti nell'assistenza ai migranti in Grecia ed Ungheria.
- Limiti dei sistemi sanitari dei paesi ospiti, come l'assenza di fondi destinati alla copertura dei costi delle vaccinazioni dei migranti irregolari, scarsa disponibilità di interpreti e mediatori culturali, orari di apertura dei servizi sanitari incompatibili con gli orari lavorativi, procedure complesse per ottenere appuntamenti, tempi di attesa lunghi.
- Gli operatori sanitari sono spesso inconsapevoli dei diritti dei migranti in ambito sanitario (ovvero il diritto a cure mediche gratuite durante il periodo di ottenimento del permesso di residenza e la disponibilità di centri di riferimento per le vaccinazioni). Questo rappresenta un ulteriore ostacolo all'accesso ai servizi sanitari per le popolazioni migranti.
- Scarsa formazione degli operatori sanitari sulla diversità culturale. I migranti spesso hanno atteggiamenti verso le malattie e aspettative nei confronti dei servizi sanitari peculiari. Una assistenza fornita in modo scortese ed atteggiamenti stereotipati verso pazienti appartenenti a minoranze etniche possono rappresentare un ostacolo ed avere un impatto negativo sui comportamenti vaccinali.
- L'assenza di materiali informativi ed educativi appropriati e tradotti può essere un ulteriore ostacolo in particolare quando l'informazione e l'educazione sono fondamentali per una corretta gestione del paziente.
- I medici sono spesso in difficoltà quando chiamati a diagnosticare e trattare patologie tipiche di regioni geografiche diverse (come la malaria e la dengue).
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2. Migliorare l'accesso alle vaccinazioni tra i migranti in Italia
L'immigrazione è un fenomeno in crescita in Italia e coinvolge migranti regolari, richiedenti asilo/rifugiati ed immigrati irregolari. In Italia la legge sancisce il diritto dell'individuo di usufruire di un insieme di servizi sanitari pubblici di base, comprese le vaccinazioni, indipendentemente dallo status legale di permanenza (regolare/irregolare). Pertanto i principali ostacoli all'uso efficace dei servizi di sanitari risiedono nelle barriere informali (linguistiche, culturali, psicologiche, sociali, ecc.).
Sebbene in Italia esistano numerose iniziative volte a favorire l’accesso delle popolazioni migranti alle vaccinazioni, difficilmente esse vengono condivise e divulgate al di fuori del contesto in cui si sono sviluppate. Per questo motivo si è ritenuto utile, nel contesto del progetto PROMOVAX, individuare e analizzare le strategie sperimentate localmente sul territorio nazionale, in modo da rendere fruibili esperienze che potrebbero essere replicate o fornire strumenti ad altre iniziative analoghe in contesti nazionali ed internazionali.
Tra aprile e giugno 2011 è stato richiesto alle 21 Regioni e PA italiane di sottomettere esperienze nel campo delle vaccinazioni rivolte ai migranti. Esperienze sono state raccolte anche tramite la ricerca di pubblicazioni e letteratura grigia. Le iniziative sono state classificate in tre categorie: 1. attività volte a migliorare l’accesso a servizi pubblici 2. azioni ad hoc rivolte a popolazioni vulnerabili 3. attività complementari finalizzate a “fare da ponte” tra utente e servizi pubblici.
Sono state raccolte 21 iniziative attuate in 10 Regioni. Come illustrato in Figura 1, le iniziative di tipo-1 (n = 12) avevano lo scopo di migliorare l'accesso delle popolazioni immigrate ai servizi pubblici di vaccinazione operando all'interno di tali servizi. La principale strategia utilizzata consisteva nella produzione e diffusione di materiale informativo tradotto e culturalmente appropriato supportato da una comunicazione orale spontanea (passaparola) all'interno delle comunità di migranti che agiva da amplificatore di azione (action-amplifier).
Le iniziative di tipo 2 (n = 4) e il tipo-3 (n = 5) sono state realizzate all'interno delle comunità di popolazioni migranti, in strutture esterne ai servizi vaccinali o in uffici dedicati all'interno di strutture sanitarie locali. Una iniziativa di tipo-3 è stata realizzata anche in un reparto di ostetricia in modo da informare le neomamme su quando e come accedere alle vaccinazioni della prima infanzia.
La gamma e la diversità delle iniziative individuate in Italia disegna un quadro di forte mobilitazione socio-sanitaria locale. Due terzi delle iniziative erano continuative e la maggior parte si è svolta all'interno di servizi sanitari pubblici. Questi sono punti di forza per la sostenibilità degli interventi. E' necessario dare maggiore visibilità alle esperienze di provato successo. Inoltre i volantini e le linee guida elaborati e tradotti finora dovrebbero essere condivisi tra le Aziende Sanitarie Locali e tra le Regioni. In questo modo, tali strumenti potrebbero essere adattati, aggiornati e riprodotti evitando una loro continua rielaborazione ex novo .

Figura 1 – Strategie locali volte a migliorare l'accesso delle popolazioni migranti ai servizi vaccinali
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3. Sintesi del Workshop UE
Il Workshop dell'Unione Europea (UE) è stato l'evento principale organizzato dal pacchetto 6 del progetto PROMOVAX, dedicato allo sviluppo di materiali educativi rivolti ad operatori sanitari e migranti. Il workshop si è svolto a Brussel il 28 e 29 giugno 2012.
I principali obiettivi dell'evento erano i seguenti:
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Studiare e valutare il toolkit per operatori sanitari sviluppato nelle fasi precedenti del progetto. Il toolkit per operatori sanitari è stato valutato principalmente da operatori sanitari coinvolti nell'assistenza a popolazioni migranti.
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Studiare e valutare i materiali educativi sviluppati per i migranti nelle fasi precedenti del progetto. I materiali educativi per i migranti sono stati valutati da mediatori culturali e rappresentanti delle comunità di migranti.
Hanno partecipato al workshop Partner associati e Collaboratori del progetto PROMOVAX ed esperti invitati. Tra i 45 partecipanti c'erano operatori sanitari, mediatori culturali e rappresentanti delle comunità di migranti. Tutti hanno commentato sui materiali presentati e permesso di integrare, con i loro suggerimenti, i materiali educativi sviluppati dal consorzio in modo da renderli più efficienti ed adatti ai bisogni delle popolazioni target del progetto.
Sulla base dei feedback ricevuti durante il workshop saranno quindi finalizzati i materiali educativi che saranno poi disseminati ampiamente all'interno dei paesi del consorzio.
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Meeting di PROMOVAX
05.03.2012: Quarto Partners' meeting del progetto PROMOVAX Atene, Grecia
Nel mese di marzo 2012 si è svolto il quarto meeting di Partner del progetto PROMOVAX ed esperti ad Atene, Grecia. In tale sede sono stati definiti i contenuti dei materiali educativi da produrre per le popolazioni migranti e del toolkit per operatori sanitari.
27-28.6.2012: Workshop UE, Brussel
Nel mese di giugno 2012 si è tenuto il workshop UE a Brussel, Belgio con la partecipazione del consorzio PROMOVAX e di esperti.
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PROMOVAX News
21-23.06.2012:
Quarta conferenza EUPHA sulla salute dei migranti e delle minoranze etniche in Europa Poster presentati:
- "2nd phase of the PROMOVAX Project: Development of 'Best Practice Evaluation Tool for Migrant Vaccination' "Recommendation of the PROMOVAX Consortium on Migrant Vaccination" (seconda fase del progetto PROMOVAX: sviluppo dello strumento di valutazione delle buone pratiche e delle raccomandazioni del consorzio PROMOVAX per le vaccinazioni nelle popolazioni migranti) preparato e presentato dall'Università di Pécs, partner associato del progetto PROMOVAX
- "Barriers to Health Care Services Among Migrants in Italy and Grass-Root Access-Enabling Initiatives" (Ostacoli all'accesso ai servizi sanitari nelle popolazioni migranti in Italia e iniziative locali volte ad aumentare la fruibilità dei servizi) preparato e presentato dall' Istituto Superiore di Sanità, partner associato del progetto PROMOVAX.
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La collaborazione PROMOVAX
PROMOVAX è costituito da 11 Partner associati in 8 paesi e da 12 Collaboratori in 11 paesi.
Partner principale:
• Istituto di medicina preventiva, ambiente e medicina occupazionale, Prolepsis – Grecia
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Partner associati:
• Technische Universität Dresden – Germania
• Università degli Studi di Sassari – Italia
• The SINTEF Foundation – Norvegia
• Nofer institute of Occupational Medicine – Polonia
• University of Zagreb, Medical School – Croazia
• Research Unit in Behaviour and Social Issues – Cipro
• University of Pécs – Ungheria
• Università degli Studi di Milano – Italia
• Istituto Superiore di Sanità – Italia
• Cyprus University of Technology – Cipro
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Collaboratori:
• Istituto di Sanità Pubblica – Albania
• Università Baskent – Turchia
• Hospital de Sabadell. Consorci Hospitalarai Parc Tauli'. Universitat Autonoma de Barcelona – Spagna
• Institute of Occupational Health – Serbia
• WHO/Europe Occupational health – Germania
• WHO/Europe Communicable Disease Units – Danimarca
• Alpert Medical School of Brown University – USA
• IOM – Migration and Health Division (MHD), Brussels – Belgio
• Institute of Epidemiology, Preventive Medicine and Public Health – Grecia
• National School of Health. Instituto de Salud Carlos III. Ministry of Science and Innovation – Spagna
• European Center for Disease Prevention and Control (ECDC) – Svezia
• National centre of Infectious and Parasitic Diseases (NCIPD) – Bulgaria
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